Nelle ultime ore stiamo assistendo ad un concitato e contrastato rincorrersi di voci sull'opportunità o meno di attivare la didattica a distanza nelle sedi chiuse per alcuni giorni.
Ognuno ha la sua posizione e tutti hanno ragione, sbandierano convenienze e all'opposto sconvenienze come fossero scontate.
All'improvviso tutti sanno quale sia la didattica migliore e ognuno si esprime con toni perentori, convinti di essere nel giusto.
In questi tre giorni, nella massima libertà di adesione da parte dei docenti e delle famiglie, ho invitato a considerare l'opportunità di attivare la DAD , viste le potenzialità offerte dalle tecnologie digitali, pur rischiando il rifiuto da parte di molti.
Si è trattato di un dovere civico con una forte intenzione educativa:
- puntare ad un insegnamento in grado di attivare una valida sollecitazione cognitiva e relazionale nei ragazzi anche attraverso uno schermo;
- costruire una comunità educante che abbia a cuore gli alunni oltre il proprio dovere istituzionale, anche se la scuola è chiusa.
"La vita è un processo in cui si deve costantemente scegliere tra la sicurezza( per paura) e il rischio( per progredire e per crescere). Scegli di crescere almeno 10 volte al giorno ( A.H. Maslow)
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Amelia Capozzi